Attraverso i film che andava producendo con la Biograph, Griffith iniziò ad esplorare in maniera più audace e disinvolta di altri le possibilità del montaggio narrativo. Il successo dei suoi film fece sì che molte delle soluzioni linguistiche da egli adottate divenissero di uso comune. In The Lonely Villa (1909), ad esempio, fa un uso magistrale del montaggio alternato. Questa tecnica, che serve ad esprimere la contemporaneità tra due o più azioni, consiste nel costruire una sequenza alternando le scene che la compongono secondo lo schema A1, B1, A2, B2…etc. Come abbiamo visto in L’assalto al treno, Porter non era riuscito ad impadronirsi di questa tecnica. Altri registi ne facevano ormai uso. Ma in questo film, Griffith, riesce ad andare oltre alternando, non due, ma ben tre diverse scene: le donne barricate in casa, i ladri che tentano di entrare, il padre che corre a salvarle. Il modo in cui Griffith riesce a passare dall’una all’altra crea un ritmo incalzante che trascina lo spettatore in un progressivo vortice di suspense.
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